IL POTERE DELLE PIANTE

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il potere delle piante

Lo studio e l’utilizzo delle piante hanno sempre accompagnato l’uomo nella sua storia.  L’erboristeria, dal latino “herbula” ne ha sviluppato l’impegno in moltissimi campi, la profumeria, la medicina, l’alimentazione ecc. Vedremo come riconoscere  moltissime specie di piante, come classificarle, dove crescono e come si raccolgono, come si conservano e come si possono utilizzare per migliorare le nostre condizioni di vita.

INTRODUZIONE 

Fin dai tempi degli antichi popoli orientali, ma più ancora con i Greci e i Romani, l’analisi delle piante, trova grandi studiosi la cui fama è giunta fino a noi. Nella mitologia greca il dio Apollo presiedeva tra l’altro allo studio delle erbe in medicina sia nel bene, curare una malattia, sia nel male, provocare una pestilenza. Maestro di quest’arte magica era il centauro Chirone, e il suo discepolo Asclepio (l’Esculapio dei latini). Se da una parte il mondo greco si occupava dell’utilizzo delle piante in medicina, quello romano con queste piante ricercava un migliore sistema di vita, anche in senso igienico. Notevole fu l’impegno di Plinio il vecchio, che già nel primo secolo raccoglie e studia centinaia di piante e i relativi effetti farmacologici. Altro grandissimo studioso di quel periodo fu Dioscoride, che con il suo “De materia medica” traccia il percorso per erboristi e botanici dei secoli successivi. Subito dopo, dilaga la fama del medico Galeno, che studiò la preparazione di farmaci, specie da droghe naturali, per una somministrazione ai malati. Anche il medioevo vede illustri menti dedicate a questi studi, ed è da ricordare la Scuola Salernitana che per prima coniuga lo studio delle piante e dei loro derivati, con una più razionale sperimentazione e applicazione diretta. Successivamente il monaco Alberto Magno, morto nel 1280, studiò come intervenivano i principi presenti nelle singole piante. Arriviamo al Rinascimento, il periodo che sopra tutti ci affascina. I viaggi di Marco Polo e Nicolò Conti, avevano portato notizie e studi di moltissime specie ancora ignote in occidente,e questo periodo di splendori e desideri di  nuove cose, non poteva ignorare questi studi.  E arrivano così i primi erbari, che elencano le diverse specie, anche con disegni di una chiarezza a volte stupefacente. Il nome di un grande e controverso personaggio diventa nel cinquecento davvero noto, Paracelso, i cui studi spesso miscelano indagini approfondite (a lui si fa risalire l’inizio della farmaceutica) a teorie magiche e negromantiche.  In questo secolo grandi personaggi, anche nobili signori, affrontano questi studi, primi i Medici di Firenze; ovviamente anche il genio leonardesco si interessò ad essi, come nel Codice Atlantico, con la citazione di vari principi attivi ed anche di ricette. In questi anni si opera un grande passo avanti: fino ad ora le piante venivano ricercate e raccolte in natura, ma d’ora in poi si inizia la costruzione di orti botanici, a volte meraviglie architettoniche, evitando cosi a maestri e studenti il girovagare per campi e prati.  A tutt’oggi ne è rimasto uno operante (forse l’unico) nella sua originalità, dal suo anno di costruzione, il 1545, presso l’università di Padova.  Questi studi, così stimolo di conoscenza e ricerca, continuarono per tutto il settecento, poi con l’ottocento e la crescita esponenziale dei procedimenti chimici, cominciarono a cambiare gli interessi ma soprattutto le modalità di indagine

BERBERO (berberis vulgaris)

Il berbero ha l’aspetto quasi di un cespuglio, e predilige i luoghi collinari delle Alpi e degli Appennini. Nelle varie zone ove si trova, assume anche …

Bardana (Arctium luppa )

BARDANA (Arctium luppa)

La Bardana è praticamente diffusa in tutta Italia, prediligendo le zone lungo i fossi. E’ di grandi dimensioni: presenta grandi foglie cuoriformi e tutta la pianta raggiunge in età adulta circa …

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AVENA (Avena sativa)

Anche se viene dai lontani territori dell’Asia Minore, da tempi immemori  l’Avena è conosciuta e coltivata anche da noi, per le sue molteplici e importanti caratteristiche anche nutrizionali. Cresce preferibilmente in luoghi …

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ARTEMISIA VULGARIS

Anche questa pianta è molto comune nella penisola, in particolar modo nel settentrione, nei prati, lungo le siepi, nei ruderi. L‘Artemsia Vulgaris è  conosciuta con varie altre denominazioni, come …

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ARNICA MONTANA

Come lascia intuire il nome, l’Arnica Montana predilige i luoghi al di sopra dei 1000 metri, sia in zone alpine che dell’Appennino, e solo raramente si trova in pianura. Il suo fiore è simile alla …

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ANGELICA SILVESTRIS

Detta anche semplicemente Angelica, è una pianta anch’essa abbastanza comune nel nostro paese, ma rifugge da ambienti particolarmente assolati o comunque caldi, preferendo ambientazioni umide e ombrose. Molto particolare, può anche arrivare a …

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ALTHEA OFFICINALIS

E’ una pianta, molto comune nei luoghi umidi della penisola, il cui fusto può superare l’altezza di un uomo, ed è caratterizzata da una lanugine di colore chiaro bianco giallastro che la ricopre. Alla vista i presenta molto simile alla …

viola

VIOLA MAMMOLA (viola odorata)

Pianta abbastanza comune in tutto il nostro paese, ha il suo habitat ottimale nei boschi, sulle rive dei fiumi, luoghi non troppo assolati, per cui di solito si trova in maggior misura al nord piuttosto che al sud. Il fiore, non appena arrivano i primi …

veronica

VERONICA (Veronica officinalis)

Questa pianta, comunque di facile reperimento, predilige distese erbose asciutte, e può assumere altre denominazioni, a seconda della zona ove si trova, come “quadernuzzo” oppure “tè svizzero” …

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VERBENA (Verbena officinalis)

Pianta comunissima nel nostro paese, abbiamo notizie del suo utilizzo fin dai tempi del popolo romano; è indicata anche con altre denominazioni, come …

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VALERIANA

Una pianta comunissima è la Valeriana, che in Italia cresce dappertutto, preferendo i luoghi non troppo caldi, magari ventilati, e all’uomo nota praticamente da sempre: ne scrisse anche …

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