IL POTERE DELLE PIANTE

BERBERO

gruppo armati corte ducale

Berbero (berberis vulgaris)

Il berbero ha l’aspetto quasi di un cespuglio, e predilige i luoghi collinari delle Alpi e degli Appennini. Nelle varie zone ove si trova, assume anche denominazioni diverse, come Trespino oppure Spina santa.

Indicazioni e metodi di utilizzo

Ha fondamentalmente un utilizzo ornamentale, in quanto viene adoperata per creare divisorie o siepi, ma se ne conosce anche un uso terapeutico, in particolare per la corteccia delle radici e per le foglie. Le radici si lasciano essiccare in luoghi assolati o comunque caldi, quindi si preparano decotti o infusi, cui si riconoscono finalità rinfrescanti e anti stati febbrili. Il decotto aveva proprietà anti malarica, e si otteneva facendo bollire circa 30 grammi di foglie in mezzo litro di acqua, e il risultante si beveva a tazze nell’arco della giornata. In infusione, ottenuta per circa 30 minuti con 40 grammi di corteccia di radice, in un litro di acqua, si riconoscevano doti di rinfrescante intestinale.

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