la bellezza nei secoli

Miti religiosi e cosmesi antica

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MITI RELIGIOSI E COSMESI ANTICA

E’ sempre stato nell’antichità, intimo e profondo il rapporto tra il mondo religioso e quello della bellezza e della cosmetica. Questi mondi si intrecciavano ancora di più quando le fanciulle si avvicinavano al matrimonio, abbandonando l’adolescenza per entrare nella giovinezza. Era una fase della vita che presentava molti aspetti variabili, ovviamente a seconda delle razze e delle tradizioni.

Miti religiosi e cosmesi nell’antica Grecia

Spesso le fanciulle che erano prossime alle nozze, ma forse anche quando ne avevano, l’età, donavano i loro riccioli, simbolo dell’età bambina alla divinità: Plutarco dice addirittura che a Sparta si radevano a zero la testa, infatti l’offerta dei capelli era una cosa abbastanza comune. A Delo questa offerta veniva fatta nel tempio di Artemide, anche a significare che sacrificavano qualcosa di sé per dedicarsi ad una nuova vita. A Trezene le chiome venivano offerte a Ippolito. Questo mito richiama quello di Atalanta, la cacciatrice che non si concesse a Melanio fintanto che questi non la sconfisse nella corsa.

Miti religiosi e cosmesi nel mondo antico

Nell’antica Roma, le vergini erano le rispettatissime e onoratissime custodi del sacro fuoco pubblico che rappresentava la purezza della dea Vesta. Questa dedizione, durava circa trent’anni, ed era tutto un susseguirsi di riti propiziatori, come ad esempio la lavatio, che era il bagno che veniva fatto presso la statua di Venere. Grandissimo era l’uso di profumi e prodotti odorosi, acque profumate e fumigazioni che si ritenevano viatico importantissimo per un più intenso rapporto con la divinità. Tali prodotti venivano utilizzate anche perché, più praticamente, servivano a far crescere nel fedele una atmosfera di esaltazione e annichilimento nella entità superiore. Nella mitologia indiana addirittura i profumi erano associati ai cieli che la religione dava per esistenti. Nella Bibbia, ad esempio Mosè porta con sé, prima di partire per l’Egitto, cinnamomo, rose, incenso, mirra e olio di oliva, per la preparazione di profumi sacri. Nei Vangeli, a Gesù vengono offerti oro, ma anche incenso e mirra. I Greci depositavano in luoghi prediletti dagli dei, come i valichi delle montagne, le sorgenti, le acque termali, corone profumate di fiori per ringraziarli della loro benevolenza auspicando sempre una maggiore vicinanza e assistenza.

 

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