la bellezza nei secoli

DIPINGERE IL CORPO

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DIPINGERE IL CORPO

Il corpo umano è sempre stato inteso nei secoli e nei millenni della sua storia, come uno spazio che serviva a chiarire e sottolineare l’importanza sociale e religiosa dell’individuo. Era anche inteso come un semplice modo per esprimere lo stato dì animo e la capacità estetica di colui che dipingeva se stesso o altri. Era un metodo per differenziarsi ma anche per identificarsi in un gruppo.

Dipingere il corpo dal paleolitico sino all’anno 1000 a.c.

Sono state trovate tracce di pitture corporali già nel Paleolitico. Nelle stesso periodo, altre pitture sono state trovate nelle caverne, ove le popolazioni si riparavano dagli eventi atmosferici, che costringevano a lunghi periodi di stasi. Si usavano come prime colorazioni, il carbone e l’ocra e venivano usate sia sul cuoio, legno, pelli e sul corpo stesso. Quando poi nel Neolitico l’uomo si dedica alla coltivazione della terra e all’allevamento, i soggetti raffigurati nelle pitture cambiano un poco, e ritroviamo stoviglie e oggetti di cucina decorati ancora in modo molto rudimentale.  Ad Hacilar, in Turchia, sono state rinvenute statuine femminili molto rudimentali ricoperte di decorazioni. Nell’età del Bronzo e del Ferro, tra l’anno 3000 e l’anno 1000 avanti Cristo, si verifica un importante crescita in questo campo, e si cominciano a utilizzare semplici distillatori per separare gli aromi dalle sostanze vegetali e animali.

Dipingere il corpo nelle popolazioni Sud americane

Le pitture corporali sono molto presenti nelle popolazioni del sud america, e appaiono figure quasi geometriche, come per rendere evidente la differenza ad esempio del sesso, il triangolo rappresentava il sesso femminile, mentre il rombo quello maschile. In altre culture, invece la pittura corporale era riservata ai ceti più alti, come a quelli religiosi o nobili. Nelle popolazioni precolombiane i disegni facciali erano in particolare la distinzione di ceto e rango. I simboli dei guerrieri spesso erano ripetuti anche sulle armi e sugli scudi, a sottolineare la loro nobiltà e valentìa. Per gli indiani d’America, i disegni sul corpo potevano essere o di pace o di guerra, e comunque erano messaggi molto espliciti ed usati e riconoscibili. Un altro importante segno del potere di un guerriero, era una penna d’aquila incastrata a lato della testa, tra i capelli segno questo di grande prestigio.

Le pitture con cui i corpi venivano adornati, servivano ad esempio quando si doveva andare in battaglia, ma anche quando era il momento di importanti cambiamenti dello stato sociale all’interno della tribù, di passaggio da una età all’ altra, dalla adolescenza alla maturità. Quando si partecipava ad importanti assemblee nella tribù le decorazioni servivano a differenziare ed evidenziare i diversi livelli di importanza. Naturalmente, a questo serviva, in particolare nelle popolazioni polinesiane o africane, anche il tatuaggio.

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